martedì 10 aprile 2012

Mariti, elettrodomestici e tecnici esperti installatori

elettrodomestici
Elettrodomestci in cucina
Quando hai un marito “preciso e meticoloso”, nonché ci vivi assieme da vent’anni, come minimo succedono due cose, nell’ordine:
1)                 gli elettrodomestici regalati al matrimonio ti piantano in asso tutti di botto
2)                il marito fa “la scelta giusta”, passando ore e ore con un nuovo passatempo sulla rete: il confronto prezzi/qualità/risparmio con una buona dose di “peso e soppeso tutto”
Sta di fatto che avere una lavastoviglie che di colpo si rifiuta di collaborare e una lavatrice che inizia a confondere la macchia contro cui accanirsi con il tessuto delicato da rispettare …ed avere i due eventi in contemporanea, non è un affare banale da gestire.
Quando passiamo dal forno facciamo finta di non accorgerci dei rumori e del fumo che fuoriesce ma è difficile non notare che nel piano cottura, l’ultimo fuoco ancora in grado di accendersi è quello del caffè.
Sorvolo sulla quantità di piatti e bicchieri rotti nel periodo di lavaggio a mano (il sapone ha il vizio di essere un po’scivoloso…); sorvolo anche su tutti i trucchi per lasciare la soddisfazione della brillantezza a qualcun altro della famiglia. Sta di fatto che per il marito preciso-e-meticoloso (il mio poi, è un ingegnere!) “il tecnico” è per definizione un qualcuno che non è riuscito ad entrare nella testa del povero progettista, o almeno non ci è entrato abbastanza da riuscire ad installare degnamente tutte le creature da lui ideate con tanta fatica e ingegno.
Abia, nonostante la sua tenera età, conosce bene suo padre da preoccuparsi sul come sarebbe andata a finire la storia del tecnico. Infatti, dopo ore e ore passate a risolvere il punto 2) sulla scelta estenuante dell’elettrodomestico “quasi perfetto”, si è dovuti passare al punto successivo: 3) convincere papy Paolo ad accettare l’aiuto del tecnico installatore.
A questo punto, nel caso il punto 3 facesse cilecca, si aprono tre scenari possibili:
-         lo scatolone della lavastoviglie stazionerà per un paio di settimane ad invadere il minimo spazio di manovra in cucina, prima di essere installata da Paolo;
-         lo scatolone della lavasatoviglie stazionerà per un paio di mesi ad invadere il sotto scala, impedendo l’accesso ai cassetti della credenza, prima di essere installata da Paolo;
-         lo scatolone della lavastoviglie stazionerà per un paio di anni a invadere l'unico micro-spazio rimasto libero nel box, prima di essere installata da Paolo.
Quale delle tre? Si accettano scommesse. Con il ricavato, mi “comprerò” un tecnico per l'installazione.
...Per sapere come andrà a finire, guarda il post di oggi, facendo "click" su questo link:
http://cepocodaridere.blogspot.it/2012/04/e-come-andata-finire_7357.html

2 commenti:

Chiara ha detto...

è finita l'epopea della lavastoviglie, o è ancora in corso?
io intanto potrei vincere il premio "veggente dell'anno", visto che ogni volta che sento "andi-AMO; facci-AMO" eccetera prevedo già che si trasformeranno in "vai; fai" eccetera. e ci azzecco. *sob*

Chia

claudia c ha detto...

Anch'io ho la stessa sfera di cristallo.
*sigh*
Volevo aggiungere dei link, tra cui i tuoi blog; e devo capire cose in un dialetto misto tra l'ostrogoto, il linguaggio dei nativi digitali e l'inglese, che non so.
...Fatica e tempo infinito... Però molto divertente.
PS chiudiamo il capitolo elettrodomestici... Triste storia...