giovedì 22 febbraio 2018

Sospeso

Oggi ho ritirato la radiografia del Ciccio (mal di schiena; diagnosi spicciola: ultimamente è cresciuto troppo in fretta).
La settimana scorsa, dopo un primo appuntamento per eseguire gli rx, mi hanno chiamato a casa, premettendo che "non c'era da allarmarsi ma…" (e qui già la mia coronaria era in necrosi avanzatissima) …ma avrei dovuto tornare col Ciccio per rifarla. La signorina del call center non mi ha saputo dare grandi spiegazioni, salvo leggermi attentamente, in modo scandito e un paio di volte consecutive la scritta “DA RICONTROLLARE”, posta ben in evidenza sulla richiesta del radiologo.
Ricordo che il giorno seguente abbiamo ripetuto la stessa ricerca del giorno prima per il parcheggio, la stessa fila al cup, la stessa attesa davanti alla porta chiusa dei raggi x e dopo aver speso altri 49,85€, siamo tornati a casa perdendo le stesse due ore del giorno precedente. La monotonia di questa tiritera è stata variata solo per il fatto che, rispetto al giorno prima, la pioggia era più forte, il traffico più intenso perché ci avevano assegnato proprio l’ora di punta e per il fatto che siamo dovuti tornare indietro a cercare l’ombrello.
Oggi grande giorno degli esiti.
Dopo una prima coda, hanno voluto trattenere la radiografia, della quale ho potuto vedere solo la scritta “SOSPESO”; mi hanno invece dato un foglietto con la stessa scritta “SOSPESO”; con questo foglietto avrei dovuto presentarmi nel padiglione dei raggi X e aspettare che mi chiamassero. Naturalmente, è concesso ritirare il foglietto solo dopo aver presentato le generalità, aver esibito un documento e aspettato che la fotocopiatrice abbia espulso la copia del documento da far pinzare, registrare e archiviare alla signorina al banco.
La “procedura” (questo Paese a volte è molto preciso e diligente sulle procedure) non mi consentiva nemmeno di dare uno sguardino al primo esito, perché quando sulla gigantesca busta degli Rx c’è scritto “SOSPESO”, il paziente si deve pazientemente mettere in un’altra coda e attendere il suo turno col suo foglietto.
Nel frattempo sono fatta un film per cui vedevo il Ciccio ormai terminale e quando finalmente è arrivato il momento che davano retta a me, ormai stavo uno schifo.
Anzi, no: un vero schifo.
Poi mi hanno detto che il "sospeso" era una banale questione amministrativa, solo per farmi pagare altri 38€ e a quel punto ho iniziato a ridere in preda ad una psicosi schizofrenica, saltando qua e là e ringraziando tutti per la magnifica notizia.
Poi, mentre io mi consumavo nel mio delirio, consultandosi tra tutti loro e parlottando fitto fitto, sono venuti alla conclusione che non dovevo dargli io i 38€, bensì avrebbero dovuto darmi, “loro”, 44,37€ in restituzione.
A questo punto il delirio è toccato a loro: erano tutti concentrati sul da farsi, in cinque attorno al librone delle procedure. Il punto focale della questione sembrava essere che la schermata presentata dal software non contemplava affatto lo stesso bottone descritto dal librone delle procedure sotto la voce “rimborso”.
Il tutto è durato 50 minuti, durante i quali hanno chiuso gli sportelli per dar retta solo a me.
Vorrei licenziarmi dal lavoro di addetta al ritiro dei figli's referti. Questo implica una lunga coda all'Inps, sportello “dimissioni”, ma vale la pena.