venerdì 12 luglio 2013

Su e giù...tanto per tenersi in forma


Portare due nonnetti di 85 & 85 ad abitare più vicino casa mia comprende un trasloco di 85 & 85 anni di storia ed è cosa non banale.
L'ultimo giorno di trasloco delle ultime masserizie è iniziato di buon'ora. Era l'ultimo giorno utile per svuotare completamente la casa prima del rogito e consegnare le chiavi, sicchè non si sarebbe potuto proprio rimandare. Non sono mai così mattiniera quindi, quando ho visto il cartello sull'ascensore "IN MANUTENZIONE PER 15 GIORNI. CI SCUSIAMO PER IL DISAGIO" pensavo di essere ancora addormentata e di essere dentro un brutto incubo. Devo dire che 7 piani di scale sono un sistema abbastanza efficace per togliere ogni dubbio sulla possibilità di essere svegli.
Il trasloco del fine settimana è stato assorbito e completamente dimenticato dall'inizio della settimana, dovendo correre su e giù per le scale e i corridoi dell'anagrafe e del catasto per mettere d'accordo i numerini dei fogli mappali con l'ecografico del comune. Manco a dirlo, anagrafe e catasto sono in due posti nettamente distinti e lontani diversi chilometri dal primo parcheggio libero. E, manco a dirlo, il parcheggio è rigorosamente sotto un sole cocente, che non è esattamente ciò che più si desidera quando si torna finalmente alla macchina, dopo aver vagato inutilmente per gli uffici di tutto il paese per tutta la mattina.
Nel frattempo il mio commercialista si sta preoccupando di mantenermi in piena forma, telefonandomi di continuo per chiedere notizie di documenti fondamentali che mancano e che dovevano essere consegnati "al massimo" la settimana scorsa". In realtà un po'di movimento in questo momento mi fa bene: ho passato le ultime tre settimane ferma davanti al pc con il telefono in mano a non concludere nulla, secondo quanto sostengono i miei figli; ed in effetti non hanno tutti i torti: tre settimane fa mi sono occupata di allacciare gas e luce nel nuovo appartamento dei due nonnetti; ciò prevede mettersi al telefono e comunicare al call center un po'di dati del vecchio proprietario e dei nuovi inquilini. Nonché prevede telefonare il giorno dopo per controllare che la procedura sia stata avviata e sentirsi rispondere che nel loro pacchetto informatico al momento "io non esisto" quindi è bene richiamare il giorno dopo per provare a verificare la mia esistenza, subentrata eventualmente nel frattempo. E questa è stata la procedura quotiana delle tre settimane successive.
Dal momento che ho restituito al vecchio proprietario tutte le sue vecchie bollette che riportavano tutti i suoi dati proprio il giorno prima che questo poveretto partisse per il mare, quelli del call center hanno concluso che anche il vecchio proprietario "non esiste". Un tizio del call center mi ha esortato a chiamare al mare il vecchio proprietario per farsi dare i dati dei contatori della sua vecchia casa, perché l'unica cosa di me che risultava nel loro sistema informatico erano le mie quotidiane, ripetute e un po'insistenti telefonate al loro call center; ma dei dati dei contatori, nulla da fare. Evidentemente questo genio del call center, quando parte per il mare ha la premura di mettere in valigia, come prima cosa, tutte le bollette scadute delle sue ex case.
In tutto ciò, scatta misteriosamente un automatismo: quando a qualche figlio pare di vedermi vagare su e giù per le scale con qualche scatolone, chissà per quale magia nera, scompare automaticamente. E scompare sempre il figlio. Mai che scompaia lo scatolone...

lunedì 8 luglio 2013

Trasloco

Dunque. Sto cercando di portare i miei vecchietti ad abitare vicino a casa mia e siamo in piena fase trasloco. Nonni, annessi e connessi. E dato che gli annessi e connessi comprendono 85 anni di storia (i miei sono nati nel '28), la questione assume un aspetto complicato.
Ieri è stata la volta di box e cantina. Nel box, sia mio marito sia mio padre, hanno il vizio di conservare tutto quello che può contenere un box, tranne le auto, che proprio lì dentro non ci stanno. E già da qui, uno può avere una vaga idea di che cosa significhi organizzare un trasloco in queste condizioni.
Una delle cose più inquietanti è stata l'ora e mezza trascorsa a tirar via tutti (...tutti?) i chiodini minuscoli   sparpagliati sulla rampa, proprio in traiettoria gomme delle auto in continuo via vai: il vecchio scatolone di cartone ingrigito non ha retto il peso del miliardo di chiodini contenuti e ha ceduto di schianto. Dato che i chiodini sono rotondi e leggeri, siamo riusciti a trovare chiodini anche questa mattina, in giardino e sulle scale di casa. Stiamo cercando di intuire chi sarà la prima vittima tra i condomini e di che tipo sarà il danno. Stiamo tutti puntando sulla signora Gina (ogni condominio ha una "sua" signora Gina che rende la vita difficile a tutti gli abitanti del circondario...!).
Dichiarate concluse le ricerche dei chiodini, ho notato che mio papà e mio marito erano chini ad ammirare "il ben di Dio" che ora invade ogni millimetro cubo del nostro habitat. In particolare erano in piena estasi per un gruppo di "variatori" (un "variatore" è quel coso che tu giri e la luce si alza o si abbassa): questo gruppo di variatori erano stati fatti da mio papà partendo dalle scatole delle caramelle (che quindi non si possono "assolutamente" buttare!). Nell'entusiasmo, mio papà si è lasciato sfuggire che in realtà, in tanti anni quelle caramelle non gli sono mai piaciute gran che, ma avendo una scatolina di latta che si adattava benissimo a un miliardo di usi, se ne è riempito la casa, cercando di offrire a tutti il contenuto. Quindi, ora ho il box pieno anche di scatoline di caramelle in latta vuote.
Ora, di tizi fatti così ne ho in casa due: mio marito e mio padre.
Non è che qualcuno mi offrirebbe asilo da qualche parte? Va benissimo un angolino del balcone... La cuccia del gatto... Purchè non sia un box, per piacere!

Sono fortunata: mi hanno appena offerto due balconi e il cuscino del gatto. Qualcuno però mi chiede se russo (probabilmente il gatto soffre d'insonnia...). No. Non russo.