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Mi hanno proposto tante alternative per l’estate.
Ma dopo numerosi tentativi a cambiare paesaggio, penso che
anche quest’anno non riuscirò a farcela e tornerò, come sempre, nei soliti
posti.
Prima puntata in Liguria. La sensazione atavica di fatica ad
inseguire i figli dappertutto, i quali anni fa erano piccoli e si allontanavano
di continuo (apposta!) in direzioni divergenti, ora è un ricordo lontano. E non
provo la minima nostalgia!
Ora sceglierò il confort dei tetti di eternit delle
baraccopoli del bel golfo: ci avevate fatto caso che i liguri nutrono una vera
passione per il riciclaggio delle cose più brutte del pianeta? Le raccolgono
con grande scrupolosità, se serve le fanno arrugginire un altro po’e poi le
piazzano in bella mostra sul belvedere. Hanno una vera fissa per tralicci
dimessi, antenne cadute, motorini arrugginiti, gomme esaurite; tutto si
trasforma in un vasetto per gerani che, accanto ad un agave, ti impedisce di
sporgerti e ammirare in pace la rete arancione dei lavori in corso al porto.
Ora potete scatenarvi: vi ho praticamente dato il mio
benestare al classico e un po’petulante “…ma non ti conveniva…?”.
Questa è la frase tipica di introduzione utilizzata dagli
amici migliori, che in virtù della loro saggezza hanno a cuore la tua
sprovvedutezza e ti riempiono di consigli.
E’ una frase passepartout per ogni occasione e apre ogni
possibile scenario: ti sei lasciato sfuggire il fatto che un mutuo di cinque
anni dura meno rispetto ad uno di trenta, nonché hai dimenticato di considerare
che un’utilitaria è molto meno spaziosa di una monovolume-come-la-loro e
certamente la tua vacanza ideale è un’insieme di fastidi che non hai valutato
attentamente, rispetto ad un confortevole soggiorno alle Hawaii.
Ora avete tutte le carte in regola per esprimervi con i più
variopinti “…Ma non ti conveniva…?”
Commentate pure… Commentate…
Io intanto ho il mio da fare a
rispolverare una vecchia bagnarola con una vela grande come il mio fazzoletto,
un carrello appendice da agganciare alla punto (la mia “ammiraglia”), e cercare
il petrolio per la lampada che illuminerà le nostre serate sul promontorio, nel
bosco del campeggio sul golfo ligure, mentre ci racconteremo storie raccolte
dalla biblioteca di Albenga.
Quando tornerò (…quando tornerò?? Tornerò?? Credo che prima
o poi dovrò anche tornare…! Che triste pensiero…!) leggerò con estrema
attenzione i vostri commenti e ne farò tesoro per l’estate prossima.
…Promesso!
Poi sarà la volta della seconda puntata; e non sarà più al mare