Il "Calendario del Giurassico" |
…Silenzio.
L’eloquenza del silenzio era evidente: chi supera i 21 anni
ormai è da buttare.
Allora, sentendomi un po’punta sul vivo, ricordo di aver
voluto andare a fondo alla faccenda; ho cercato di frenare l’animosità che
avrebbe potuto prendere la discussione, prendendo il discorso un po’alla
lontana, e come al solito, mi sono impantanata da sola: ho scoperto che le
maestre di scuola, pur avendo superato i 21 anni, in genere hanno la tendenza a
superare brillantemente “l’esame”; il “papy” è “ok”, anche se è “un po’datato”,
i nonni vanno bene; anche i genitori degli amichetti, considerati uno ad uno,
in genere superano abbondantemente l’esame: “Bè, loro sì che…”.
Tornando ai giorni nostri, sembra che l’indice di gradimento
dei prof (scuola media e primi anni superiori) sia drasticamente calato, se
messo confronto con il rispetto che suscitava “La Maestra”. Poi il diagramma
scende, ancora più vertiginosamente, se ci muoviamo verso il basso sulla scala
gerarchica: alle elementari, la bidella Flora era bionda, accogliente e
simpatica, soprattutto mentre veniva in loro soccorso con un cerotto. Ora, il
bidello Mimmo, è –poveretto- il bersaglio preferito di tutti gli sciamannati
adolescenti che frequentano le scuole medie. I pochi capelli grigi che lasciano
spazio alla pelata non lo aiutano. Forse, anche il suo ciabattare un po’sciatto
per i corridoi, trascinando la panzotta del benessere, non fa di lui un gran
figo verso il quale un adolescente intenda puntare.
Gli adolescenti, nella loro evoluzione, hanno bisogno di
definirsi un’identità, tutta da costruire; loro sono un gran pasticcio fra
voglia di indipendenza, associata alla necessità di avere una figura di
riferimento. E noi, poveri adulti, siamo stritolati in mezzo. Io poi, sono il
prosciutto in mezzo ad un sandwich di quattro esseri di genere maschile, che
vivono in casa “mia”.
Ma che dire poi del nostro Bel Paese, soprattutto in questi
giorni? Abbiamo visto nascere liste civiche come funghi e il movimento 5 stelle
ha catturato tutti, da destra alla sinistra, astenuti-da-sempre compresi. Ma…
(e qui forse la sparo grossa!…) non sarà per caso che questo successo derivi da
una “crisi adolescenziale” di un po’tutti noi? Voglio dire: siamo passati dal
vecchio (ammuffito, forse) “partito”, quello con gli ideali, le lotte, i
volantini, i dibattiti… quella roba lì insomma, per un tuffo a capofitto in un
qualcosa che vuole chiamarsi “movimento” per non identificarsi con quello che,
almeno un po’lo è: un “partito”.
Intendiamoci: accattivante, avvincente, pieno di idee e
iniziative per tantissimi aspetti. Per ora ancora immacolato, testardamente
contro ogni idea di profitto sulle spalle della collettività. Bellissimo!
Finalmente!!
…Ma, prima o poi “il movimento” dovrà decidersi a darsi un
nome, identificandosi come qualcosa di abbastanza vicino a quello che non vuole
essere: “un partito”.
Capisco
la paura di fare la brutta fine di tutti gli altri, però secondo me, prima o
poi occorrerà decidere se stare “dentro fino in fondo” o “fuori del tutto”; è
un rischio da correre, esattamente come gli adolescenti uccidono la crisalide
che è in loro per fare coraggiosamente “una scelta”. E sarà una scelta da uomo.LINK: Adolescenti: istruzioni per l'uso 1
LINK: Adolescenti: istruzioni per l'uso 2
LINK: Adolescenti: istruzioni per l'uso 3
1 commento:
Gli aneddoti riguardanti la percezione dell'età genitoriale da parte della prole sno sempre interessanti... quando ho compiuto 34 anni Luca (allora 4enne) osservò che la mia vita non era più verde, ma per fortuna neppure rossa, ero appena entrata nella zona gialla secondo lui (in stile Super Mario).
Per quel che riguarda il "movimento", sarebbe troppo bello se si concretizzassero tutte le buone intenzioni, sai che su queste questioni io sono di un cinismo inarrivabile, quindi non aggiungo altro.
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