martedì 13 gennaio 2015

Pensieri a sfondo...fiscale!

Venerdì avviso di raccomandata da parte di Equitalia.
Dopo un tranquillo week end di paura, arriva lunedì.
Aspetto le 10 (con un giorno di giacenza devi aspettare le 10 per il ritiro delle raccomandate) e vado in posta.
Dopo il consueto “non c’è parcheggio-coda allo sportello-irritazione per il pensionato che se la prende comoda chiacchierando con l’unico sportellista mentre la coda arriva fin dal tabaccaio di fronte”, è il mio turno. Recupero la raccomandata nella quale c’è scritto di ritirare una cartella a mio carico all’Agenzia delle Entrate.
Con le coronarie ormai in pappetta, aspettandomi il peggio e non trovando particolarmente divertente questo tipo di caccia al tesoro, aspetto l’orario giusto del lunedì per l’apertura dello sportello e, nel pomeriggio, ritiro la cartella, nella quale c’è scritto che devo pagare 110€ ma per ulteriori chiarimenti devo seguire le istruzioni dei fogli che seguono. I fogli che seguono sono 8.
Sono pazza io o…è un brutto incubo perché non ho digerito il risotto di ieri sera…?
Al reparto psichiatria grave devo andarci io o è alloggiato l’intero team di Equitalia…?

Saga Equitalia, parte 2: pomeriggio inoltrato.
Ho passato il pomeriggio, per puro spirito di masochismo feroce, a perdermi nelle 8 pagine.
Ci sono degli “indizi” che ti portano a individuare dei “codici” per identificare degli uffici che, se la mia pazzia è sufficientemente delirante, ho capito avere a che fare con i miei 110€.
Cioè per l’esattezza, 110,XYZ€ se paghi con un criterio nascosto ed entro una data presunta mentre 111,WZX€ se percorri il labirinto in modo diverso. Circa 1€ di differenza che fa capo a diverse pagine di “indizi”.
Nelle 8 pagine non ho menzionato quella vuota con l’unica scritta:
“Pagina vuota per ragioni tecniche di stampa”.
Compresa quella, sono 9 pagine fronte retro.
E non sto inventando. È tragicamente tutto vero… Ma la camicia di forza è fuori moda?? Scappano o vengono deliberatamente lasciati a piede libero??

Saga Equitalia parte 3: la serata.
Sapevo che il perverso giochino della caccia al tesoro, indizio dopo indizio, mi avrebbe portato a vagare alla ricerca della pentola d’oro ai piedi dell’arcobaleno. E che trovo…? Che la mia cartella, che ha il perverso nome di “Avviso Bonario”, dichiara che nel 2011 ho pagato l’IVA con un giorno di ritardo.
“No comment!” ...Il fisco non fa per me!

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